Per dare un futuro al nostro Pianeta è oramai necessario avviare un percorso di conversione, attraverso un nuovo modello economico, ma anche attraverso un nuovo modello relazionale, con l'obiettivo di raggiungere "un'armonia tra natura e persone".Per Roberto Mancini, che si rivolge in particolare alle nuove generazioni, bisogna essere "curiosi e anticonformisti", osservare il mondo con il desiderio di conoscere ciò che ci circonda così da comprendere che esiste una visione "alternativa" dell'economia, una visione etica a cui guardare e ispirarsi e che può salvare il nostro Pianeta.
Oggi, a causa della globalizzazione, esaltata dall'ideologia neoliberista, e in seguito alla pandemia del Covid-19, stiamo assistendo al moltiplicarsi dei muri di separazione, al diffondersi dei sovranismi nazionalisti, all'esplosione del razzismo come logica "normale- di disprezzo e di esclusione degli altri. Di fronte a queste tendenze qual è la nostra risposta, come cristiani e cattolici che vivono in Italia e in Occidente, davanti ai nuovi crocifissi della storia che bussano - in maniera ritenuta irregolare - alle porte dei nostri Paesi? Quale sfida portano questi eventi alla nostra cattolicità dal punto di vista religioso, spirituale, etico e politico? Come sconfiggere insieme il cancro del razzismo e del tribalismo per dare vita a una democrazia postrazziale e post-etnica? A tutte queste domande vuole rispondere il presente volume, concepito come una lettera aperta ai Vescovi dell'Italia e dell'Africa. Un forte appello a costruire una società corale, democratica, fraterna e sororale, che impone ai cattolici di contribuire alla creazione di spazi di incontro per dare corso a un nuovo agire politico che promuova il ritorno all'umanità, alla dignità, alla giustizia, alla pace. Prefazione Andrea Riccardi.
Se tutto è in relazione, dobbiamo ammettere che la polis, la città, è la comunità umana nel mondo e non coincide con un ambito ristretto (regione, nazione o continente) di cui qualcuno possa dirsi padrone: ogni scelta rilevante è di fatto una scelta politica, perché incide anche sulla vita degli altri. Che cosa significa fare politica? E perché un impegno simile mi riguarda personalmente? Come potrò portare buoni frutti per la società? L'autore cerca di mettere in luce il senso della politica e le ragioni per scegliere l'azione in prima persona senza subire qualsiasi cosa nell'inerzia e nell'incoscienza. Maturare una scelta politica che porti ad agire per il bene comune porta necessariamente ad affrontare se stessi.
Come possiamo superare la rassegnazione che proviamo di fronte al contesto umano, sociale e politico nel quale viviamo oggi? Roberto Mancini, filosofo appassionato, propone un percorso originale per liberarci da quella impotenza diffusa che ci fiacca e ci intristisce per cominciare a riaprire il futuro e a ridare pienezza alla nostra vita. È un percorso che ci chiede di valorizzare soprattutto la nostra autonomia di pensiero e la nostra capacità di immaginare. "Trasformare la vita" diventa quindi un contributo importante per riprendere in mano la nostra vita liberandola dall'individualismo e dalle pulsioni egoistiche per raggiungere finalmente una libertà solidale.
Un itinerario a partire dal riconoscimento e dall’assunzione della parola “accoglienza”: chiarificando il valore della scelta di accogliere, esperienza originante per ciascuno di noi, per giungere all’esperienza concreta e attualissima dei migranti. Con l’approccio che lo caratterizza, umano, filosofico e spirituale, l’autore ci propone un approfondimento sul diritto di tutti ad avere una casa, perché è solo grazie a un simile cammino che potremo liberarci di una situazione di oppressione e di degrado (coperta dall’eufemismo “crisi”) che grava sulla società mondiale.
Roberto Mancini (Macerata 1958), docente di filosofia teoretica all’Università di Macerata, è autore di numerosi saggi su tematiche fondamentali dell’esistenza umana quali l’ascolto, la pace, il bene e la libertà. Presso le nostre edizioni ha pubblicato L’umanità promessa (2009), Sperare con tutti (2010) e Orientarsi nella vita (2015).
Il senso del Vangelo non va cercato in un concetto o in una dottrina, perché invece è un invito: l'invito alla felicità indistruttibile, l'invito alla vita vera che non ha fine.
La misericordia è la soglia d'accesso per chi sceglie di seguire questo invito. E' come una voce che con tenerezza chiama ciascuno per nome.
La vita è un cammino. Ma verso dove? Come ci si orienta? Quali sono i criteri che possono ispirare le nostre scelte? Ognuno deve poter dare una forma alla sua vita. Se ci rinuncia resta informe, se sbaglia entra nella deformità. A quale scultore si affiderà?
Finora siamo stati ridotti a risorse umane. Per il neoliberismo noi siamo risorse per l'economia, non è l'economia a essere risorsa per noi. E non è neppure la cosa peggiore che possa capitarci: quanti non sono risorse diventano esuberi e rischiano di essere ridotti a vite di scarto. Che succede però se le "risorse umane" si ribellano scegliendo la via della nonviolenza e del rilancio della democrazia per riaffermare la loro dignità? Queste pagine sono appunti di viaggio per chi vuole inoltrarsi sulla via della rivolta civile pacifica, riflettendo sui modi per rigenerare economia e politica.
"In queste pagine vorrei delineare il profilo del cristianesimo - senza intenti apologetici - come una fede che, nella sua espressione fedele, sconfessa ogni complicità con la violenza e, anzi, vede realizzarsi la verità che annuncia ovunque vi sia una fioritura d'umanità. Questa fede lascia trasparire l'umano nel suo pieno valore e, per svariate vie, ne promuove l'inveramento nella storia."
Obbedire solo alla felicità non ha niente a che fare con l'egoismo o con l'edonismo; implica la scelta di elevare l'esistenza sino a ciò che la rende autentica e la trasforma in un dono per gli altri.
La scelta di condivisione chiesta da Gesù come la prima delle vie alla beatitudine non è più eludibile. L'economia delle relazioni di dono e della giustizia verso i diritti umani e anche verso il creato intero deve trovare nell'azione dei cristiani una forza essenziale. Un simile impegno nel servizio alla giustizia, più grande di ogni criterio di interesse, di merito e di colpa, non può che essere una benedizione per tutta l'umanità. Solo in questo caso parole come fede, libertà e amore - e persino la parola resurrezione perdono ogni risonanza retorica, per assumere invece la forza di comunicare a chiunque un senso di luce e di respiro nel cammino della vita.
La solidarietà sembra ormai impossibile oppure, quando va bene, viene relegata nel tempo libero. Questo libro mostra come essa sia invece un nucleo essenziale dell'umanità di ciascuno. Se volge le spalle alla possibilità dell'esistenza solidale l'uomo tradisce se stesso. Riscoprire anzitutto l'emozione della solidarietà in noi è il primo passo per rinnovare la vita intera. Questo libro è uno strumento per orientarsi nel viaggio.